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CREMA - Torna d'attualità, dopo la strage di Parigi dentro e fuori il giornale satirico Charlie Hebdo che ha provocato 12 vittime, il dibattito sulla moschea a Crema. Il tutto mentre dalla comunità islamica locale arriva una ferma condanna all'attacco terroristico in Francia.
Il consigliere comunale leghista Alberto Torazzi sostiene che «questi assassini - riferendosi a quanto accaduto a Parigi - hanno sicuramente frequentato una moschea, dove sono stati plagiati. E’ questo che deve interessare sia i cittadini cremaschi che la classe politica locale. Noi chiediamo garanzie sulla sicurezza. E di rimettere ai cittadini una decisione così importante. Fare un referendum sulla moschea non è una questione oppressiva, ma serve a rassicurare i cittadini. Noi come Lega siamo fermamente contrari. Come sempre».
Agnese Gramignoli, coordinatrice cremasca di Sel risponde sottolineando che «avvenimenti così tragici non possono però essere biecamente strumentalizzati ai fini di battaglie ideologiche, così come sta facendo la Lega Nord a Crema. Il dolore e la rabbia per i tragici fatti di Parigi, non possono trasformarsi in comportamenti di odio e di contrapposizione religiosa ed etnica. Sinistra Ecologia Libertà ritiene, a maggior ragione, importante e necessaria la convocazione di un consiglio comunale aperto, quale spazio democratico di discussione, approfondimento e confronto».
Da parte della comunità islamica cremasca, intanto, condanna la strage di Charlie Hebdo. Dhaouadi Bouzaiane, presidente non usa mezzi termini: «La comunità musulmana di Crema condanna con la più forte determinazione l’attentato terroristico commesso con una violenza eccezionale contro il giornale Charlie Hebdo. I nostri primi pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie alle quali esprimiamo la nostra totale solidarietà nella terribile prova che stanno vivendo».
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08 Gennaio 2015
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